22) Sala Leonetti (un tempo detta Sala del Governo vecchio) e Studio del Soprintendente

Dopo le due anticamere, attraversando la sala ad angolo detta ‘Studio dei Governatori’, si fa ingresso nella sala intitolata alla memoria di Gianpaolo Leonetti di Santo Janni, una delle personalità più vivaci e operose per la vita culturale a Napoli, scomparso nel 2020, che fu Governatore e Soprintendente di questo Istituto.

Il nome ‘Sala del Governo vecchio’ è tradizionalmente tramandato nei secoli perché legato alla sua funzione: come raccontano i documenti antichi questa era la “camera della rota delli signori governatori” cioè la sala destinata alle riunioni del Governo e lo è stata almeno fino agli anni ’70 del Novecento. Qui i sette governatori sedevano attorno a un tavolo a discutere sulle attività da svolgere, circondati dai dipinti di Francesco De Mura alle pareti e, nei secoli addietro, riscaldandosi con il camino in marmo e piperno posto nella stanza.

Solo più di recente l’ambiente fu chiamato anche ‘sala dello stemma’ proprio per il grande emblema dell’Istituzione con sette monti sormontati da una croce, inserito nel pavimento, fatto realizzare in ceramiche di Vietri e donato proprio nel 1988 dall’allora Soprintendente Gianpaolo Leonetti a cui è oggi dedicata la sala.

La stanza successiva è detta ‘studio del Soprintendente’ ma in un documento del 1658 è detta “camera del secretario”, il funzionario più importante degli affari generali del monte. La figura del Soprintendente, il rappresentante formale dell’Istituzione, fu introdotta nel 1843 e sostituì quello di Governatore al Patrimonio, carica usata fin dalla fondazione del Pio Monte della Misericordia. Le tele qui esposte, quasi tutte seicentesche, la grande scrivania e le due librerie in legno intagliato che contengono volumi antichi, rendono l’ambiente uno studio unitario e raccolto.