

Il palazzo seicentesco custodisce al suo interno l’elegante chiesa, edificata tra il 1656 e il 1671 su disegno di Francesco Antonio Picchiatti e intitolata a Nostra Signora della Misericordia.
L’aula è di impianto classico a pianta ottagonale con una cupola slanciata; l’armonia dell’architettura è impreziosita dai raffinati elementi decorativi di gusto barocco, come il pavimento in cotto ad intarsi di marmi policromi, i paliotti, le acquasantiere, e le grate in legno dorato dei coretti.
L’architettura è funzionale al racconto delle Opere del Pio Monte della Misericordia: infatti i dipinti seicenteschi che decorano i sette altari, di Battistello, Giordano, Santafede, Azzolino e Forlì rimandano alle attività caritatevoli che l’Ente ha svolto per oltre quattrocento anni e che ancora oggi porta avanti nei diversi settori del sociale.
Sull’altare maggiore il capolavoro di Michelangelo Merisi da Caravaggio, con la sua forza espressiva, sintetizza in una grande tela tutte le opere della misericordia corporale.