26) Mattia Preti, bottega di

(Taverna, 1613 – La Valletta, 1699), bottega di

ritratto di Andrea Marciano in veste di cavaliere dell’ordine gerosolimitano

ultimo quarto del XVII secolo

olio su tela, cm 147 x 117

Il dipinto raffigura Andrea Marciano, nato nel 1629 e morto nel 1712, esponente della famiglia che ha donato al Pio Monte della Misericordia un considerevole gruppo di dipinti.

La tela forse giunse al Monte insieme ad altri ritratti come ci informa un inventario di donazione del 1802: “sei ritratti di diverse misure della famiglia Marciano non apprezzati né segnati di numero” e molto convincente è anche un documento del 1657 che descrive proprio il ritratto di Andrea Marciano raffigurato come “cavaliere di giustizia dell’ordine di San Giovanni di Gerusalemme”.

L’uomo, raffigurato in piedi, è in abiti eleganti e una lunga parrucca di boccoli bruni incornicia il suo viso dai tratti regolari; mantiene con la mano destra il bastone del comando con il palmo rivolto verso l’alto, mentre con l’altra stringe un fazzoletto, piega il gomito e poggia il dorso della mano sul fianco con atteggiamento da posa da ritratto ufficiale. L’abito è restituito con tutti i suoi decori e particolari, specie nei morbidi polsini e nel ricco jabot bianco, antenato della moderna cravatta. Al centro del petto, in bella mostra, la croce bianca ottagona con le doppie punte, richiama l’ordine di San Giovanni (detta poi Sovrano Ordine di Malta). Sul ripiano accanto al personaggio è posta la bandiera con la croce bianca a fondo rosso utilizzata come vessillo sulle navi dell’ordine e un elmo con le piume bianche.  Sullo sfondo, una balaustra apre su un paesaggio di una città di mare, forse Napoli o Malta.

Molti nobili desideravano appartenere al Sovrano Ordine di Malta, organizzazione religiosa laicale della Chiesa Cattolica attiva sin dal 1113, e una volta ottenuto il riconoscimento i cavalieri si facevano ritrarre in posa ufficiale dai migliori pittori del tempo. Infatti l’espressione del volto di Andrea Marciano è composta, fiera ma anche compiaciuta: il personaggio ci comunica l’orgoglio di appartenere a questo importante Ordine.

Dopo il restauro del 2008, la critica ha proposto che il dipinto sia stato eseguito nella bottega di Mattia Preti: i tratti stilistici, in evidenza soprattutto nella parte sinistra, nei dettagli della mano e della bandiera, ricordano i modi naturalistici del pittore