27) Claude Gellée, detto Claude Lorrain o Claudio Lorenese

Chamagne, 1604-1605 – Roma, 1682Paesaggio al chiaro di luna

quinto decennio del XVII secolo

Il dipinto è attribuito all’artista francese Claude Gellée, detto Claude Lorrain attivo a Roma dagli inizi del Seicento e considerato uno dei maestri della pittura di paesaggio. Nei suoi lavori Lorrain si dedica a studiare gli effetti della luce e ritrae spesso piccole figure inserite in una natura serena e maestosa.

La piccola tela restituisce l’atmosfera di un paesaggio invernale immerso nella quiete notturna.

Al centro, la luna piena è la parte più luminosa della scena che si riflette con il suo bagliore d’argento sulla superficie di un lago: delle nuvole sottili velano il cielo e diffondono una luce tenue, evanescente e lattiginosa che si posa sul profilo dei monti sullo sfondo. Le acque ferme del lago sono circondate da una foresta scura; il chiarore della luna si riflette sui rami spogli degli alberi, spolverati di un leggero strato di neve, resa con piccoli tocchi di pennello bianchi.

La parte più scura della vegetazione, in basso, è completamente in ombra. Gli unici punti di luce sono i due focolari, uno a destra e l’altro a sinistra, intorno ai quali sono radunate alcune figure umane e animali, forse viandanti in sosta che si riscaldano intorno al fuoco.

Al British Museum di Londra è conservato un disegno che conferma l’origine di questa tela: nel foglio 59 del cosiddetto Liber veritatis vi è un paesaggio indicato come ‘Plenilunio’, richiesto da un ignoto signore parigino, che presenta la stessa impostazione e gli stessi dettagli della tela. L’artista aveva conservato in questo suo taccuino i disegni di circa duecento opere con i relativi nomi dei committenti, una specie di archivio privato, per tutelarsi dai tanti pittori che cercavano di copiarlo.