25) Bartolomeo Mendozzi
(Leonessa, c. 1600 – post 1644)Negazione di san Pietro

terzo decennio del XVII secolo

olio su tela, cm 123 x 163

Il pittore che realizza questa tela si chiama Bartolomeo Mendozzi e appartiene alla vasta scuola di Caravaggio, specie di quella che si sviluppa a Roma nei primi decenni del Seicento attraverso la personalità di Bartolomeo Manfredi uno dei primi seguaci di Caravaggio nella capitale. Questi pittori si ispiravano ai modi caravaggeschi e trasformavano soggetti sacri in scene di genere o di vita quotidiana.

Il dipinto raffigura l’episodio narrato nel vangelo di San Marco in cui Pietro riconosciuto da una serva nega, per ben tre volte, di conoscere Gesù, nonostante sia tra i seguaci a lui più vicini.

Al centro della rappresentazione è raffigurata la serva, ha il volto giovane e rotondo, la testa è avvolta in un grosso fazzoletto bianco annodato dietro la nuca, indossa un abito di velluto nero scollato ed è colta nell’attimo in cui individua Pietro come seguace di Gesù e gli trattiene il mantello con la mano sinistra, mentre con l’altra mano lo indica al soldato posizionato a sinistra. Questo giovane è raffigurato di profilo, seduto a un tavolo su cui ci sono dei dadi, ha un viso dai tratti regolari, capelli corti, porta sulla testa un berretto nero decorato con una vistosa piuma, indossa una pesante corazza da cui fuoriesce una camicia rossa, ha il braccio destro teso verso san Pietro. Una luce proveniente dalle sue spalle illumina il volto e l’armatura. Dietro l’uomo, in secondo piano, è raffigurato in piedi e di profilo un altro soldato, più anziano. Di esso si vede l’elmo, il volto e la mano sinistra che regge una lancia. In basso a destra una brace ardente manda bagliori rossastri. San Pietro è ritratto sulla destra di tre quarti, il volto ha tratti marcati, la fronte corrugata, il corpo è completamente avvolto in ampio mantello marrone, mentre allarga le braccia e le mani verso l’esterno in segno di difesa, ed è ripreso nel momento in cui rinnega il suo Maestro pronunciando le parole: «Non conosco quell’uomo!».

Lo stesso tema è stato trattato da Caravaggio in una tela conservata al Metropolitan Museum di New York. Come nella tela del maestro lombardo anche Bartolomeo Mendozzi si concentra sui reali personaggi messi in posa per essere ritratti con una movimentata gestualità. Infatti usa nel suo dipinto espedienti compositivi inventati dal Caravaggio, che in assenza di prospettiva architettonica, creava lo spazio attraverso la posizione delle figure e la loro disposizione. Le ombre molto accentuate e le luci sulla corazza, i bagliori della brace e la resa dei velluti della donna sono descritti con particolare attenzione.