17) Luca Giordano

Napoli, 1634-1705

Autoritratto

1692 circa

olio su tela, cm 66 x 51

 

In questa piccola tela Luca Giordano rappresenta sé stesso a mezzo busto e di profilo, mentre il volto è girato a guardare chi sta di fronte. Dal fondo scuro emerge il suo viso pallido circondato da una lunga parrucca di riccioli bruni. Grandi occhiali tondi sono poggiati a pinza sul naso, le guance sono magre e la bocca è carnosa. L’espressione del volto è seria, quasi triste, ma fiera e orgogliosa. L’artista indossa un abito marrone, che quasi si confonde con lo sfondo, dal quale spunta il colletto bianco della camicia, appena accennato con poche pennellate chiare. Il pittore appare molto sicuro di sé, consapevole di essere uno dei più grandi artisti del suo tempo.

L’autoritratto si può datare al 1692, poco prima della partenza del pittore per Madrid, chiamato alla corte di re Carlo II, dove resterà fino al 1702.  Giordano è quasi sessantenne, ha un’importante bottega con molti allievi e continue richieste di lavori da eseguire per varie chiese e per l’aristocrazia di Napoli. Era famoso per la sua grande creatività ed era conosciuto anche con il soprannome di “Luca fa presto”, che si riferiva sia alla sua bravura nel saper copiare le tele dei grandi pittori del passato e sia alla sua velocità nel dipingere con grande padronanza del mestiere.

Luca Giordano realizza molti autoritratti nel corso della sua vita. Grazie a questa ricchezza di immagini è possibile seguire i cambiamenti del corpo e della personalità del pittore durante gli anni, e conoscere il suo aspetto attraverso i disegni, le tele e gli affreschi.

I suoi autoritratti su tela sono molto noti e questo del Pio Monte è forse il più famoso: ci restituisce la figura di un grande artista della stagione barocca, ma anche di un uomo, con le sue emozioni, i suoi pensieri e il suo animo malinconico.