della Misericordia
Il Pio Monte della Misericordia è un’Istituzione fondata nel 1602 da nobili napoletani che, consapevoli della miseria e delle necessità di una popolazione bisognosa di aiuto e soccorso, decidono di devolvere parte dei loro beni e del loro tempo al sostegno dei più deboli.
Nel 1606 i Governatori commissionano a Caravaggio il dipinto che racconta la carità verso il prossimo attraverso le opere di misericordia corporale.
Il magnifico dipinto delle Sette Opere della Misericordia, sintesi del messaggio di ieri e di oggi di questa Istituzione, accoglie i visitatori dall’altare maggiore della cappella del Pio Monte della Misericordia.
La sua antica sede con lo storico palazzo del Seicento conserva un vasto patrimonio storico artistico e una ricca Quadreria con dipinti di diverse scuole ed epoche, arredi di varia manifattura, argenti e oggetti d’arte provenienti da diverse donazioni.
Da alcuni anni la collezione si è arricchita di importanti opere sul tema della Misericordia eseguite da grandi artisti contemporanei.
In alcune sale del palazzo sono ospitati l’Archivio storico e la Biblioteca in cui sono conservati documenti antichissimi anche anteriori alla fondazione dell’Ente.
Da oltre quattro secoli il Pio Monte della Misericordia, continua l’opera di assistenza e beneficenza e non ha mai smesso di mettere al centro le persone con i loro disagi e vulnerabilità. Al servizio della propria missione ha messo l’intero patrimonio immobiliare, artistico ed archivistico che acquista dunque un forte valore sociale.
Con la visita al Pio Monte della Misericordia sostieni le numerose attività a favore di molti!

Il palazzo seicentesco custodisce al suo interno l’elegante cappella, edificata tra il 1656 e il 1671 su disegno di Francesco Antonio Picchiatti e intitolata a Nostra Signora della Misericordia.
L’aula è di impianto classico a pianta ottagonale con una cupola slanciata; l’armonia dell’architettura è impreziosita dai raffinati elementi decorativi di gusto barocco, come il pavimento in cotto ad intarsi di marmi policromi, i paliotti, le acquasantiere, e le grate in legno dorato dei coretti.
L’architettura è funzionale al racconto delle Opere del Pio Monte della Misericordia: infatti i dipinti seicenteschi che decorano i sette altari, di Battistello, Giordano, Santafede, Azzolino e Forlì rimandano alle attività caritatevoli che l’Ente ha svolto per oltre quattrocento anni e che ancora oggi porta avanti nei diversi settori del sociale.
Sull’altare maggiore il capolavoro di Michelangelo Merisi da Caravaggio, con la sua forza espressiva, sintetizza in una grande tela tutte le opere della misericordia corporale.
La Quadreria, detta anche Pinacoteca, è nelle sale dell’appartamento storico sito al piano nobile del palazzo. Questi spazi nascono nel Seicento per accogliere le attività amministrative dell’Istituzione e per secoli sono state utilizzate solo dai Governatori e dagli Associati del Pio Monte della Misericordia.
Gli ambienti, di grande suggestione, espongono arredi di vario stile e manifattura, una ricca collezione di opere dalla fine del XV al XXI secolo, tra cui Mattia Preti, Massimo Stanzione, Luca Giordano, Andrea Vaccaro, Jusepe de Ribera e 40 tele provenienti dalla donazione del pittore del Settecento Francesco De Mura.
Nel 1972 questa raccolta privata del Pio Monte è stata aperta per la prima volta al pubblico e dal 2003 è accessibile a tutti i visitatori con un nuovo allestimento.
La collezione esposta si è formata in oltre quattro secoli grazie a lasciti testamentari e donazioni: i dipinti e gli arredi venivano ceduti al Pio Monte per essere venduti e raccogliere fondi da destinare alle opere caritatevoli.
Dal 1914 la pratica delle vendite all’asta è stata interrotta, poiché l’Ente decide di conservare il proprio patrimonio artistico, arricchito nel corso del Novecento da alcune importanti donazioni, fino alle più recenti opere di arte contemporanea.
contemporanea
La sezione contemporanea, costituita a partire dal 2008, raccoglie opere di artisti viventi che hanno voluto donare i propri lavori al Pio Monte della Misericordia arricchendo così la collezione visitabile. Infatti, la sezione nel 2022 conta ben 60 opere di importanti artisti contemporanei, tra cui Francesco Clemente, Gordon Douglas, Jimmie Durham, Mimmo Jodice, Anish Kapoor, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Hermann Nitsch, Mimmo Paladino, Michal Rovner, Giberto Zorio, ed è destinata a crescere e ad avere in futuro un nuovo spazio espositivo.
All’importante rassegna Sette opere Per la Misericordia, che costituisce il nucleo più cospicuo delle donazioni, se ne aggiungono tante altre promosse da curatori indipendenti o da associazioni come ART1307 che hanno sostenuto la donazione di opere di altri artisti internazionali, ma anche di artisti napoletani proiettati verso il successo.
Nel 2020 l’ambiente accanto alla biglietteria, ribattezzato Galleria Fronte Strada, è stato destinato anche ad esposizioni di giovani artisti emergenti, i quali, ancora lontani dai luoghi ufficiali dell’arte, hanno l’opportunità di esporre le loro opere e avere occasione di visibilità e di crescita.
Sono inoltre esposte in modo permanente quattro sculture di Jan Fabre, artista fiammingo fra i più rappresentativi della scena artistica contemporanea, che ha creato e ideato anche un’istallazione site specific per la cappella del Pio Monte della Misericordia. Pienamente inserite nelle nicchie laterali della cappella, le quattro sculture sono state realizzate nel 2019 utilizzando piccoli pezzi di corallo rosso. Ogni scultura ha alla base un cuore, dal quale nascono e si sviluppano verso l’alto elementi che richiamano forme presenti in alcuni dipinti della chiesa, simboli della ricchezza del sentimento della compassione: la fiaccola, i gigli, la croce di Cristo, la colomba.

L’Archivio, con il suo notevole patrimonio documentario, è il luogo dove risiede la memoria storica di questo glorioso Istituto che da oltre quattro secoli svolge la sua attività assistenziale e benefica per le classi più bisognose di Napoli.
Attualmente l’Archivio Storico si conserva in 5 sale e occupa oltre 400 metri lineari di materiale documentario ordinato in serie e sottoserie anche dette “Categorie” e “Rubriche”.
Il materiale è composto da vario carteggio dalla fondazione ad oggi; tuttavia, grazie alla presenza di diversi archivi privati giunti nel corso di questi quattro secoli grazie a numerose donazioni, si conservano molti documenti risalenti fino al XIV secolo.
I documenti del nostro archivio raccontano la storia del Pio Monte della Misericordia che ha svolto e tutt’oggi opera nella Napoli che fu capitale di un grande regno.
Da anni è in corso di realizzazione un vero e proprio “polo culturale” attraverso anche l’acquisizione di archivi privati.
Nel 2009 è stato donato l’archivio “d’Aquino di Caramanico” con la sua ricca biblioteca di oltre 12.000 volumi. Tra le oltre 200 pergamene tale fondo annovera la Bolla di Papa Pio V datata 12 aprile 1567 con cui San Tommaso d’Aquino fu proclamato Dottore della Chiesa.
Le ultime acquisizioni sono l’archivio e biblioteca “Caracciolo di Melissano” il cui carteggio narra la storia di questo importante ramo dei Caracciolo Pisquizi con documenti a partire dal XV secolo e l’archivio “Marulli d’Ascoli”, un prezioso fondo documentario che narra la storia di questa importante famiglia ed il suo feudo con documenti dal XVI al XIX secolo.
Grazie a fondi europei e regionali, il Pio Monte della Misericordia proietta nel futuro i suoi carteggi: al momento tutto l’intera serie d’archivio dedicata al “Governo del Monte” costituita da oltre 300 registri è stata digitalizzata e pubblicata online che, unitamente all’inventario dell’Archivio, sono consultabili sul sito http://www.polodigitalenapoli.it/